Tecnico Installatore e Manutentore impianti FER
Il Tecnico Meccatronico tra le figure più richieste

La scoperta è di qualche mese fa, ma è stata rilanciata in occasione del Festival dello sviluppo sostenibile 2018 inaugurato a Roma il 22 maggio. Nel 2017 in Europa l’energia pulita prodotta da vento, sole e biomasse ha generato più elettricità (30%) rispetto al carbone e alle fonti fossili. E l’Italia non ha mancato di fare la sua parte. Lo ha rivelato il rapporto Agora Energiewende and Sandbag 2018: The European Power Sector in 2017. State of Affairs and Review of the Current Developments curato dalla tedesca Agora Energiewende insieme alla britannica Sandbag.

Il tecnico FER, una figura sempre più richiesta

Buone notizie, quindi, per chi desidera intraprendere la professione di Tecnico installatore e manutentore di impianti FER (Fonti energie rinnovabili) o per coloro che necessitano di aggiornare le proprie competenze come prescritto dalla legge. Infatti, la figura dell’installatore e manutentore di impianti FER oggi è particolarmente richiesta. Basti pensare che anche l’analisi dell’Osservatorio FER 2018 di Anie Rinnovabili riferita ai primi due mesi dell’anno ha confermato che le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico hanno raggiunto complessivamente circa 107 MW (+3% rispetto al 2017).
Dai dati dell’Osservatorio si ricava anche che gli impianti di tipo residenziale (fino a 20 kW) costituiscono il 60% della nuova potenza installata nel 2018, così come che le regioni con il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto.

Energia rinnovabile ed edilizia, binomio vincente

Nei prossimi anni gli investimenti si concentreranno soprattutto nella sostituzione di impianti obsoleti. Grazie anche alle politiche di sostegno messe in atto nel recente passato, le rinnovabili sono ormai tecnologie relativamente mature, in grado di competere liberamente sul mercato con le fonti tradizionali. Questo porta a pensare che la sostituzione di sistemi antiquati, tenuto conto degli impegni in materia di cambiamento climatico, dovrebbe favorire nuovi impianti di generazione da fonti di energia rinnovabile, anche in assenza di incentivi. In generale, perciò, le politiche di efficienza tendenzialmente dovrebbero avere ricadute positive sull’occupazione, in virtù di un moltiplicatore più elevato in termini di valore aggiunto e posti di lavoro del settore edilizio.

Gli incentivi per l’efficientamento energetico in Puglia

Nel caso specifico, è utile ricordare che l’edilizia pubblica pugliese nel 2017 ha aperto le porte al risparmio energetico con un bando europeo del valore di 200 milioni di euro. Il bando ha lo scopo di sostenere finanziariamente una lunga lista di interventi: dalla ristrutturazione degli immobili esistenti sia per quanto riguarda l’involucro esterno sia per le dotazioni impiantistiche con sistemi di telecontrollo intelligente e ottimizzazione dei consumi energetici, all’installazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili per l’autoconsumo. A beneficiare della somma, stanziata con fondi Por Puglia 2014-2020, sono edifici della pubblica amministrazione, case popolari, scuole e ospedali. È evidente, pertanto, alla luce degli orientamenti normativi in materia e di una sempre più diffusa sensibilità green, l’importanza che la figura dell’installatore e manutentore di impianti FER ricoprirà nei prossimi anni, a patto ovviamente che sia in regola con gli obblighi formativi e di qualificazione previsti dalla normativa vigente.

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